Tra distese di mandorli e ciliegi in fiore arrivo a Conversano, la città elegante.
Il suo Castello, mi accoglie all’ingresso della città antica, testimone di tempi di gloria e di potere dell’antica Norba. Casa del “Guercio di Puglia”: Giangirolamo II Acquaviva d’Aragona, conte di Conversano e duca di Nardò (Le)
Detto il “Guercio” a causa del suo occhio strabico, Giangirolamo era considerato dai sudditi un uomo malvagio, vendicativo e, per questo, assai temuto: religioso praticante, (devoto ai SS. Medici Cosma e Damiano che si venerano ad Alberobello), coraggioso e mecenate, contribuì, peraltro a migliorare la vita dei contadini. Anche se oggi sopravvivono cupe leggende su di lui, non sorrette da valide documentazioni, però.
Pare – e non fu l’unico – che si avvalesse dello ius primae noctis, e, tuttora, i conversanesi si dicono tutti figli del conte.
Ancora, si narra che, per esercitazione, sparasse dalla torre del castello alle povere…
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